I TRE PORCELLINI
di e con Daniele De Bernardi
musiche di Daniele Debarnardi
regia di Anna Damonte
Teatrino dell’Erba Matta
Info generali
Date: domenica 23 novembre 2014
Ora: 16.30
Sala: M. Abbado
Ingresso: a biglietto (vai ai prezzi biglietti) oppure in abbonamento (vai ai prezzi abb.)
Modalità acquisto: (vai alla pagina biglietti - vai alla pagina abbonamenti)
Lo spettacolo
La scuola è finita e finalmente i tre porcellini amici si godono le meritate vacanze. C’è Lallo il porcellino amante della musica, Giggi, il cinghiale da discoteca divoratore di patatine fritte e infine c’è il Titti, maiale dal cervello fino esperto in nuove tecnologie. La lieta vacanza è interrotta dalla terribile notizia che lupo della steppa Stanislao è fuggito dallo zoo e cerca qualcosa da mettere sotto i denti: i tre amici porcellini sono costretti a costruire un rifugio per proteggersi da possibili attacchi: sarà meglio usare la paglia, il legno o i mattoni?
Dalle note di regia: «Nell’intento di rendere vivo e credibile questo mondo dei maiali e le loro fantastiche case, ci siamo ispirati ai libri POP-UP ed abbiamo creato una scenografia a dimensione di bambino. Il luogo delle azioni è in continua metamorfosi grazie ad un gioco di periatti, che si sviluppano e si trasformano nel girare su se stessi. Le case, gli alberi ed il porcile cambiano forma sotto gli occhi del pubblico in una magica disposizione degli ambienti.
L’attore \ animatore è il padrone del porcile e sarà lui medesimo a cambiare i luoghi dell’azione, mentre è intento a ripulire e riordinare. Ogni azione della narrazione è montata con suoni e rumori di questo ambiente campagnolo che vanno a fondersi con canzoni divertenti.
Il Teatrino dell’Erba Matta ha voluto dedicare questo spettacolo alle famiglie perché racchiude in sé la freschezza, la fantasia e la voglia di stare insieme, forse non si può raccontare ma bisogna assaporare la novità di questo spettacolo che come al solito è ricco d’elementi scenografici, di comicità e di una sottile ma costante ricerca sia sulla drammaturgia sia sulla tecnica utilizzata».